Non si può Prevenire un Disastro Naturale, ma si può valutare il rischio e realizzare un piano di recupero funzionale.

La Fortuna è cieca, ma la Sfortuna ci vede benissimo. Essere preparati a ogni evenienza è l'unico modo per vivere il più possibile tranquilli. Studiare i rischi, realizzare efficaci contromisure, pianificare azioni di controllo, sorveglianza e contenimento dei rischi, sono solo alcune delle cose inestimabili da fare per mitigare i disastri possibili.

I vantaggi di un buon piano di disaster recovery sono sostanzialmente due: nel caso peggiore permettono a un'azienda di risparmiare, in caso di disastro, una montagna di soldi, ma potrebbero anche fare la differenza tra la vita e la morte dell'azienda stessa; Il ripristino rapido delle attività aziendali permette un veloce ritorno all'operatività aziendale, che, a seconda del piano predisposto, potrebbe anche riuscire a continuare l'attività come se nulla fosse successo.

Ogni realtà aziendale o privata ha le sue criticità. È indispensabile sapere quali sistemi e quali dati sono assolutamente cruciali per la Business Continuity e programmare di conseguenza tutto ciò che è necessario, e possibile fare, per il ripristino. Definire la frequenza dei Backup, nonchè un possibile tempo di ripristino entro il quale poter rispondere all'evento dannoso e riportare operatività al sistema, sono le metriche di base che determinano la strategia da adottare nei processi e procedure IT che andranno a formare il piano di Disaster Recovery. Tutto ciò include anche interventi periodici di verifica, per assicurarsi dell'efficacia dei sistemi adottati ed essere certi che stiano continuando a funzionare come previsto. Backup, Cold Site, Hot Site, Disaster Recovery as-a-Service, Backup as-a-Service, Disaster Recovery Data Center, Virtualizzazione, Copie point-in-time, Ripristini Immediati, sono solo alcune delle misure da adottare in un piano di Disaster Recovery.